ROMA - Francesco in sinagoga. Terzo pontefice entrato nel tempio. E il rabbino Riccardo Di Segni dice: Secondo la tradizione rabbinica un tale episodio ripetuto tre volte diventa "chazaqà" ovvero consuetudine fissa. Un modo per sottolineare che tale avvenimento segna un monito benefico che condanna la sopraffazione delle violenze religiose. Francesco: "I cristiani non possono non fare riferimento alle radici ebraiche".
E ancora: "Il passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro. La Shoah ci insegna che occorre sempre massima vigilanza, per poter intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace".