Il
tenente colonnello dell'Esercito incontra colleghi e amici sotto lo
scintillio dei fuochi d'artificio
BACOLI
- (NA) Tutti insieme in un ristorantino raffinato che si affaccia nel
suggestivo panorama del lungolago di Bacoli. Cosi il tenente
colonnello dell’Esercito, Nicola Gaglione ha voluto festeggiare il
meritato collocamento in quiescenza. Giovedì 21 giugno, colleghi e
amici hanno aderito all’ invito del commilitone nell' adunanza
conviviale, trovatisi in un significativo momento di allegria,
socievolezza e di aggregazione fraterna. Un menù
squisito a base di pesce dei nostri mari ha deliziato il palati dei
commensali. Il tutto sotto lo scintillio dei fuochi pirotecnici. A
Nicola, dunque, il compiacimento per il meritato traguardo della
pensione, seppur tutto questo tempo sembra sia passato troppo
velocemente, da quando, nel ‘75 entrò a far parte del rango AUC
(Allievi Ufficiali di Complemento) per poi, successivamente, entrare
appieno titolo nei ruoli normali, ovvero in servizio
permanente effettivo.
Un
curriculum lunghissimo che riporta numerosi e importanti incarichi,
distingue l’ufficiale Gaglione per dieci anni a Pinerolo e poi
trasferito a Napoli dove ricopre, da capitano, l’incarico di capo
ufficio reclutamento del Distretto Miliare, (oggi Udoc - Ufficio Documentale, in seno al COMFODIS) e capo ufficio reclutamento al
Comando leva, quando sono iniziati gli arruolamenti Vsp. (Volontari
servizi permanenti).“In
pratica - dice Gaglione con un velo di nostalgia - quasi tutti i
nostri Vsp li ho arruolati io”. Insomma, il tenente colonnello
Nicola Gaglione taglia la torta con grande stile e brinda con i
colleghi militari e del personale civile del Ministero della Difesa,
con i quali ha lavorato gomito a gomito nell’ impegno dedicato al
servizio della Patria. E non a caso scrive il comandate generale del
COMFODIS Salvatore Polimeno in una lettera indirizzata al
festeggiato: “Servire l’Italia rappresenta il massimo onore al
quale un cittadino può ambire. Farlo per una intera vita
professionale, come Lei a suo tempo scelse di fare, significa
dedicare alla Patria tutte le proprie energie perché quell'onore lo
si sente vivo e gratificante giorno dopo giorno..."