278 Morti sotto le macerie. Polvere e lacrime sui volti degli scampati
AMATRICE (RI) - E' proprio il caso di dirlo: quando la natura diventa ostile, niente e nessuno può frenarla. I cuori si fermano, gli occhi si chiudono, le vite si spezzano. E' la morte dell' uomo voluta dalla natura. E nel caso, in questo caso, la natura si fa chiamare "terremoto", ovvero movimento della terra. Si tratta di quelle maledette vibrazioni e inquietanti assestamenti della crosta terrestre provocati dallo spostamento di una massa rocciosa nel sottosuolo. Il terremoto, detto anche sisma, che gli antichi romani credevano fosse la dea della terra a scatenare la propria ira, Tellus. Oggi siamo ad affrontare quel maledetto terremoto che ti mette in ginocchio, con le lacrime che impastano la polvere sul viso tramutandola in fango, se non sei morto sotto le macerie.
Altro che dea Tellus. Un violento e volgare sisma arriva di notte mentre dormi dopo una giornata di lavoro o di vita già di per sé grigia dipinta nel grigio...o di amore per i figli e per la moglie, o bravo, buono o cattivo che tu sia, ti spazza via anima e corpo, casa, mobili e chincagliere, con la certezza di restare impunito. Spregevole terremoto voluto dalla natura. ad Amatrice e dintorni di scosse ne sono state oltre 300 per tutta la giornata del 24 agosto, dopo che la prima alle ore 3.37 del mattino è arrivata con magnitudo 6.0 della scala Mercalli, rasando al suolo le abitazioni dei comuni di Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto. Ad oggi, 278 le vittime accertate, di cui 208 ad Amatrice, ma si teme un bilancio peggiore. Si scava, si continua a scavare anche a mani nude tra le macerie in cerca di sopravvissuti, nonostante il numero dei scampati alla morte, è il più alto della storia degli ultimi terremoti, con 215 persone messe in salvo. Merito dei volontari, dei soccorritori, dei Vigili del Fuoco.
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