NAPOLI, ESTENUANTE PROTESTA DI UN UOMO CHE MINACCIA DI LANCIARSI DAL BALCONE DI PALAZZO REALE SOTTO GLI OCCHI E FOTOCAMERE DEI TURISTI
NAPOLI, ESTENUANTE PROTESTA DI UN UOMO CHE MINACCIA DI LANCIARSI DAL BALCONE DI PALAZZO REALE SOTTO GLI OCCHI E FOTOCAMERE DEI TURISTI
NAPOLI, PALAZZO REALE |
NAPOLI - La protesta continua. L’ uomo sul balcone di Palazzo Reale che minaccia di lanciarsi sul selciato è in compagnia di altri tre coetanei, tutti licenziati e disoccupati che invocano migliore vivibilità. Lavoratori dell'indotto Hitachi pronti a lanciarsi per dare fine alla propria vita. Il triste epilogo ha inizio nella tarda mattinata di martedi 19 settembre mentre il cardinale Crescenzio Sepe recita l’ omelia per la celebrazione della ricorrenza del santo patrono d’ avanti a tante autorità e figure istituzionali. Uno di questi uomini, il più disperato, minaccia di lanciarsi giù...Soltanto la provvidenza lo ha mantenuto con l ‘ausilio dei Vigili del Fuoco che lo hanno convinto a manifestare in pace. Da ieri vigili e “disperati” sono in quella piazza che si affaccia nell’ Europa moderna, ricca, che aiuta immigrati e rifugiati, stila finanziamenti per progetti faraonici, tutela gli interessi dei suoi cittadini che non possono essere gestiti efficacemente a livello nazionale, si avvale per aspetti tecnici, di esperti e dell’opinione pubblica, ma è ignara del problema dei licenziamenti e della disoccupazione. Nessuno ne parla, nessuno ha il coraggio di evidenziare la piaga dei licenziamenti per il timore di essere declassato. Questi sono i nostri politici, ovvero non valgono nulla. L’ episodio porta a riflettere come le esigenze della collettività rappresentano talvolta aggravanti non facili da risolvere se soltanto prevenirli con una efficacia politica, che, purtroppo non c’è. E se c’è non funziona. Le idee, i politici non ce l’ hanno, la volontà di concretizzare neppure, tranne quella di aumentarsi stipendio e pensione. Mentre bisognerebbe darsi da fare per sottoporre tale problematica alla Commissione Europea e far si che il tutto diventasse oggetto di discussioni valide per la tutela del lavoratore, in questo caso, europeo licenziato. Se si è in una Europa che aiuta gli immigrati o aiuta chi chiede giustizia al Tribunale Europeo dopo aver perduto nel Tribunale Italiano, si ritenga che anche la disoccupazione e i licenziamenti dei lavoratori dovrebbero essere a carico dell’ Europa. E nel caso anche le parti sociali dovrebbero equipararsi, ammodernarsi, cambiare ed essere europei, creare meeting per i confronti con altri sindacati di altre nazioni, studiare e selezionare persone volenterose. Pensateci....mentre chi sta decidendo di uccidersi per mancato lavoro, per la miseria che lo ha risucchiato perdendo la dignità, perdendo se stesso nel labirinto dell’ egoismo dell’ uomo politico che inganna pur di non dire scusatemi, me ne vado a casa...non sono capace!!!.
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