GRUMO NEVANO. CHIACCHIO FUORI GIOCO DALLA GIUSTIZIA. OPPOSIZIONE HORRIBILIS. I CITTADINI: "PIU' RISPETTO AL SINDACO"

GRUMO NEVANO (NA ) - Che cosa accade dietro il sipario del tetro politico grumese dopo che il Sindaco, Pietro Chiacchio è stato sottoposto alla misura cautelare? Minoranza irruente. Politica horribilis. Consiglieri di 5Stelle intralciano il buon andamento amministrativo con il “NO” a fase costante. Il carisma di Pietro Chiacchio non c’è se soltanto dietro i vetri del proprio domicilio. La determinazione di ognuno è perduta nei meadri del condizionamento politico sociale e culturale di basso rilievo, anche se il vice sindaco Carmine D'Aponte mostra la sua capacità politico-amministrava, le forze di opposizioni si perdono in una mancata riflessione con una dialettica inadeguata di fronte all’interlocutore. Insomma, la politica a Grumo Nevano non c’è. Talvolta si pensa che la politica vera è della maggioranza, ma non si pensa mai che i protagonisti debbano essere gli esponenti di minoranza per colpire l’obiettivo in modo e tempo consono alle occasioni. Chiacchio, dunque, è fuori gioco per necessità giudiziaria, peraltro non afferente a vicissitudini legate a questioni amministrative e/o del Consiglio Comunale. E a lui va la vicinanza umana sperando che possa chiarire, quanto prima, la sua personale posizione con la magistratura alla quale ci si affida rispettandone ruolo e funzioni. “Siamo fiduciosi in una rapida risoluzione della vicenda per il bene della nostra città”, ha detto un uomo seduto al bar nella strada attigua al Municipio. Uno studente, invece: “Io non mi occupo di politica, ma conosco il dottore Chiacchio come bravissimo medico ginecologo. Sono sicuro che la giustizia farà il suo corso e il dottore Pierino sarà presto fra la gente. L’Italia ha bisogno di nascituri e quindi anche di medici come lui”.
Ecco, a queste dichiarazioni si accodano, però, incongruenze sul piano politico. Non ultima l’ emendamento della delibera inerente ad una presunta proposta dalla maggioranza, la  "Privatizzazione dei tributi", ovvero, secondo la minoranza l’ Affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali all’Agenzia delle Entrate-Riscossione ex Equitalia”. Un tam tam che fa eco in tutti gli angoli delle strade, bar e circoli, ma senza alcun fondamento amministrativo. L’esecutivo cittadino, infatti, ha sottoscritto un documento, peraltro pubblicato sul sito web del comune, che cosi specifica: “Tale delibera è stata proposta dalla maggioranza perchè vi era la necessità di affidare ad un soggetto “ll ruolo è il mezzo di riscossione di tutti i tributi (erariali, locali e regionali) che i cittadini devono all’ente che li emette“. Non si è mai parlato di delibera di affidamento dei tributi a soggetti terzi. Vi erano al suo interno solo dei cenni riguardanti la possibilità o meno di affidare in un secondo momento, dopo attente analisi e valutazioni a terzi il servizio, tra l’altro per rassicurare l’intera assisi è stata la maggioranza stessa a presentare un emendamento che garantisse l’intero Consiglio Comunale. Noi della maggioranza siamo persone serie, e per fare chiarezza possiamo tranquillamente affermare che se ritenuto, possiamo presentare in Consiglio Comunale, unico organo competente in materia, una proposta di esternalizzazione e riscontrata l’esistenza di una maggioranza valida votarla. La logica della privatizzazione a soggetti esterni, condivisa negli ultimi tempi dalla stragrande maggioranza dei Comuni Italiani, è quella di garantire i cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse rispetto a tanti altri che non lo hanno mai fatto.
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