Da Mazzini a De Gasperi per non dimenticare che di Europa ne sappiamo più di tutti, ma...
Immigrazione? No, schiavismo!... questa povera gente sta tornando
indietro di due secoli e mezzo, quando in Europa arrivavano gli
schiavi dall' Africa per le piantagioni di cotone. La differenza è
che oggi la motivazione è il lavoro a basso costo e lo sfruttamento
della prostituzione. Il tutto sotto gli occhi di tutti. Se ci
guardiamo un po' intorno in senso orario ci accorgiamo che in comune
c'è quell' Africa di tanti colori e panorami, ma depredata di
risorse migliori. E oggi di risorse umane. Questi immigrati o
migranti non sanno fare nulla, non sono istruiti, non sono formati. E
quando arrivano qui non sanno cosa fare se soltanto lavorare a nero,
a basso costo o quando scansano la via del malaffare, della
delinquenza, chiedono l'elemosina mettendosi per giornate intere
d'avanti a negozi di alimentari o nei parcheggi di supermercati. I
più dignitosi richiamano l'attenzione degli acquirenti che hanno
appena fatto la spesa offrendosi di sistemare la roba nell'automobile
in cambio di qualche spicciolo. E le donne? Le donne non chiedono
l'elemosina, battono il marciapiede.
E si dividono in due gruppi. Il
primo è formato da comitive forti, consolidate dal giuramento di
essere tutte solidali l'una con l'altra, fino a diventare feroci, se
necessita di difendersi da probabili criminali o sfruttatori che
siano. In pratica sono già prostitute nel loro paese, in Italia
vengono di loro spontanea volontà per guadagnare di più. Seguono le
donne trafficate, per la maggior parte nigeriane, costrette a vendere
il proprio corpo, non tanto con la violenza, ma con un curioso metodo
psicologico, ovvero minacciate dalle donne "maman",
assoldate dagli stessi criminali, che noi qui in Italia chiamiamo
fattucchiere, le quali infliggono loro riti woodu se si ribellano o
rifiutano di saldare il conto del trasporto clandestino prima di
ottenere la libertà. E qui si va dai cinquantamila ai settantamila
euro da scontare quanto prima.
Si,
perché c'è anche questo: il grigio dipinto nel grigio al quale
nessuno fa caso. Ecco, questa è l'alternativa che l'Italia europea
dà a questi immigrati i quali non si integreranno mai nella società,
perché sono anche figli di una religione per nulla "accomodante"
come la nostra, che è la religione cattolica apostolica romana, ma non cambia nulla neppure se vanno in altri paesi europei. Il
tutto per colpa anche di una Europa cieca e per nulla unita, se
soltanto per motivi economici...pardon, per motivi volgarmente di
danaro. Vuoi o non vuoi devi avere il portafoglio per essere unito
all' Europa. Insomma, chi arriva in Europa è vittima dell'inganno,
attanagliato nella trappola come il ratto schifoso di fogna. E non è
tutto: se ci guardiamo intorno, questa volta in senso
anti-orario, vediamo quella bella Italia sottomessa al concetto
europeistico per colpa di quattro incapaci che fino adesso non hanno
saputo tenere la voce in capitolo nella Ue. Vogliamo fare
nomi e cognomi?...
Non ne vale neppure la pena, meglio domandarci,
invece: Ma se Bettino
Craxi fosse vivo, oggi noi staremmo in queste condizioni in
Europa? Un fatto è certo: Sandro Pertini se fosse vivo, pur
essendo presidente della Repubblica, griderebbe nell' orecchio della Ursula von der Leyen, dicendole: ragazzina vai a lavorare in fabbrica anche
tu, che di Europa noi italiani ne sappiamo più di tutti". I due
socialisti italiani a Macron
direbbero: piccolino sei stato un bravo studente, ora guarda e
impara. Purtroppo le cose sono andate per il verso sbagliato a causa
di politici barzellettieri, nani e saltimbanchi in canottiera, che
hanno trasformato l'emiciclo di Montecitorio in emiciclo
circense. Un circo.
L' Africa deve essere aiutata, ma allo stesso
tempo libera per potersi sviluppare; i suoi governanti devono avere
una dritta precisa per avere sviluppo in casa propria. E l' Europa ha
il dovere morale di tenderle la mano. Un concetto questo puramente
italiano. Perché l'Italia ha sempre avuto un ruolo importante nel
contesto dell' uguaglianza fra popoli. Essere uguali non significa
essere invasi con l'ausilio di associazioni Ong. Si pensi, che mai
nessuno aveva pensato, già nel Risorgimento, di avere un giorno
l'Europa unita, tranne Giuseppe Mazzini.
Ebbene,
Mazzini nonostante le sue sofferenze, le sue persecuzioni, riuscì a
promuovere l'indipendenza, l'emancipazione dei popoli dalla
sudditanza ai regimi assoluti, creando l'associazione internazionale
"la Giovine Europa", sancita a Berna, da un patto di
fratellanza a cui presero parte inizialmente i rappresentanti delle
associazioni nazionali: Giovine Italia, Giovine Polonia e Giovine
Germania. Costituita il 15 Aprile 1834, si articolò fino al 1836
rappresentando uno dei primi tentativi organicamente concepiti di
creare una efficiente organizzazione democratica a carattere
sopranazionale. Insomma, per Mazzini una società internazionale di
Stati socialisti era per definizione e necessariamente pacifica. Ma
andiamo avanti e facciamo un lungo salto nella storia fino ad
arrivare a De Gasperi, fondatore della democrazia e padre della
nostra Europa, tra il più grande partito d’ispirazione cattolica
d’Europa, la Dc e il più grande partito Comunista di Occidente.
Alcide De Gasperi fu il primo dei fautori dell’unificazione economica europea, sostenendo che: "È la volontà politica unitaria che deve prevalere. È con l'imperativo categorico che bisogna fare l'Europa per assicurare la nostra pace, il nostro progresso e la nostra giustizia sociale che deve anzitutto servirci da guida". Insomma, per De Gasperi tutta la nostra costruzione politico-sociale presuppone un regime di moralità internazionale. E i popoli che si uniscono spogliandosi delle scorie egoistiche della loro crescita, debbono elevarsi anche a un più fecondo senso di giustizia verso i deboli e i perseguitati, ravvivando le speranze di tutti i popoli liberi. Ma i popoli non saranno mai liberi se prima non hanno la possibilità di auto-svilupparsi in casa propria e con le proprie capacità. Questi migranti devono essere aiutati in casa loro. Cosi sono schiavi e saranno schiavi per sempre nelle maglie della tratta di esseri umani.
Commenti