FRATTAMAGGIORE (NA) Opinioni, credenze, costumi e comportamenti. Un mix di cose e fatti che nell'insieme ha caratterizzato una vera e propria eredità storica della cittadina capofila dell'area metropolitana a nord di Napoli. E' accaduto quasi per gioco, durante la mattinata di oggi, domenica 10 febbraio, con una chiacchierata dei vari relatori nel corso della presentazione del libro di Franco Buononato, dal titolo "Via Chiatamone - Amarcord del Mattino", edito da Martin Eden.
Da sinistra Francsco Montanaro; Franco Buononato; Teresa Del Prere ; Gaetano Bonelli e Paolo Franzese |
Ebbene il cronista-scrittore nell'esternare aneddoti ha spaziato il suo intervento tra Sosio Capasso, Pinuccio Giordano e Sirio Giametta, tre uomini di un tempo che nulla avevavo in comune se soltanto l'amore per la propria città. Il primo era letterato storico e preside. Il secondo archietto di fama internazionale quale oggetto e soggetto di verifiche durante il processo di beatificazione di padre Pio, per aver progettato l'ospedale "La Casa del Sollievo". Il terzultimo, prefetto con il pallino della canzone napoletana fino ad essersi
affermato poi nel mondo dello spettacolo pur non avendo mai lasciato le sue prefetture nella penisola. Tra una na checchiera e l'altra nel salone del Velo club , i relatori hanno trascinato il pubblico nella dimensione estrema del sociale e dell'aggregazione, senza però trascurare lo spiccato senso della cognizione intellettuale. Ce ne hanno dato atto brillantemente la professoressa Teresa Del Prete e il giornalista Gaetano Bonelli con i vari interventi sul libro di Buononato e sullo stesso Buononato, in quanto giornalista che nei suoi quarant'anni consumati nella carta stampata, ripercorre nelle sue pagine un delicato e incalzante Amarcord di inchieste e di lavoro di redazione. Manifestazione aperta dal sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, perlatro arricchita con una mini mostra di ritagli di giornali del quaotidiano Il Mattino, grazie al presidente del Velo Club, Paolo Franzerse, che ha spalacato le porte a Francesco Montanaro, referente di primo piano dell' Istituto Studi Atelleni, ente di rilevo culturale che raccoglie e conserva ogni testimonianza inirente il territorio dell'antica Atella.
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