NAPOLI - "Compredere e comunicare le migrazioni: dati, fonti, linguaggi e scoperta della Napoli multietnica". Questo il tema discusso durante la mattinata di giovedì 11 aprile nell' ex Lanificio Borbonico di piazza Enrico De Nicola, promosso dall' Ordine dei Giornalisti della Campania e oraganizzato dalla Fonfazone Ismu e Officine Gomitoli Iniziativa di grande valenza sociale e culturale che ha visto i giornalisti arricchirsi di conoscenze e dati statistici dettagliatiati sul fenomeno migratorio, necessari per poter comunicare ai lettori e spettatori televisivi una visione equilibrata delle migrazioni. Tre le lezoni di apprendimento: "Dati e fonti sul fenomeno dell' immigrazione"; "Comunicazione e approccio interculturale"; "Parole delle migrazioni nei mass media", sono gli argomenti relazionati dai docenti del corso, Alessio Menonna, Mara Clementi e Paola Barretta. Ma soprartutto non è mancato il significativo senso di approfondimento sulla comunicazione della migrazione nei media e sull' importanza delle parole e del linguaggio ai fini di una corretta narrazione, che vada oltre gli stereotipi e l' etnocentrismo. Ad aprire i lavori Francesca Locatelli, che nell' occasione ha presentato il progetto "Le nostre città invisibili. Incontri e nuove narrazioni del mondo in città". Si tratta, in pratica di una iniziativa di educazione alla cittadinanza globale che ha come obiettivo il contrasto di rappresentazioni scorrette e discriminanti delle migrazioni e della diversità culturare. Il tutto e co-finanziato dall' Agenzia italiana per la Cooperazione ed è guidato da ACRA. "Ma progetto - ha detto Francesca Locatelli - ha un ulteriore obiettivo. E cioè il coinvolgimento di attori chiave, come autorità locali, giornalisti, operatori sociali, insegnanti e realtà associtive dei quartieri cittadini". Al termine delle lezioni, durante il pomeriggio, i giornalisti hanno fatto una passeggiata guidata per la scoperta di un quartiere multietnico della città.
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