NAPOLI, BERGOLIO AGLI STUDENTI: "La teologia è chiamata ad essere la teologia dell'accoglienza e a sviluppare un dialogo sincero con le istituzioni sociali e civili".

NAPOLI -"Il Mediterraneo è da sempre luogo di transiti, di scambi, talvolta anche di conflitti. Ne conosciamo tanti". Cosi papa  Francesco a studenti e prefossori, sacerdoti, vescovi e cardinali nel corso  del convegno dal tema, "La teologia dopo Veritatis Gaudium (La gioia della Verità) - Nel contesto del Mediterraneo” , tenutosi venerdi, 21 giugno nel piazzale della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Manifestazione peraltro promossa e organizzta dalla medesima Facoltà - Sezione San Luigi, che ha riscosso grande interesse di pubblico.
"Questo luogo oggi ci pone una serie di questioni spesso drammatiche - ha detto ancora Bergoglio  -  Esse si possono tradurre in alcune domande che ci siamo posti nell’incontro interreligioso di Abu Dhabi: (Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi) come custodirci a vicenda nell’unica famiglia umana? Come alimentare una convivenza tollerante e pacifica che si traduca in fraternità autentica?
Come far prevalere nelle nostre comunità l’accoglienza dell’altro e di chi è diverso da noi perché appartiene a una tradizione religiosa e culturale diversa dalla nostra? Come le religioni possono essere vie di fratellanza anziché muri di separazione? Queste e altre questioni chiedono di essere interpretate a più livelli, e domandano un impegno generoso di ascolto, di studio e di confronto per promuovere processi di liberazione, di pace, di fratellanza e di giustizia.
Dobbiamo convincerci: si tratta di avviare processi, non di fare definizioni di spazi, occupare spazi". Insomma, per papaFrancesco sarebbe necessario avviare processi al panorama socio-politico del XXl secolo. Non a caso  lo stesso Francesco si è mostrato ai presenti in maniera determinante. E senza spostare lo sguardo di un millimetro, diretto agli studenti, che a loro volta hanno potuto analizzare contraddizioni e difficoltà  nello spazio del Mediterraneo interrogandosi sulle soluzioni migliori, ha aggiunto: "A questo proposito, vi chiedete quale teologia sia adeguata al contesto in cui vivete e operate. Direi che la teologia, particolarmente in tale contesto, è chiamata ad essere una teologia dell’accoglienza e a sviluppare un dialogo sincero con le istituzioni sociali e civili, con i centri universitari e di ricerca, con i leader religiosi e con tutte le donne e gli uomini di buona volontà, per la costruzione nella pace di una società inclusiva e fraterna e anche per la custodia del creato". 
Ad accogliere Papa Francesco, il cardinale di Napoli,  Crescenzio Sepe; il sindaco di Napoli Luigi de Magistris; il prefetto di Napoli, Carmela Pagano e il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca. Il Papa ha poi salutato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Gualtiero Bassetti;  i docenti della Facoltà e la Comunità dei Gesuiti.  Presenti, il vescovo di Nola, Francesco Marino; il preposto Generale della Compagnia di Gesù, Padre Arturo Sosa Abascal;  Il vice Gran Cancelliere della Facoltà e superiore Provinciale dei Gesuiti, padre Gianfranco Matarazzo; Il preside della Facoltà, don Gaetano Castello; il vice Preside, Padre Giuseppe Di Luccio; Il superiore della Comunità, Padre Domenico Marafioti; e il rettore del Pontificio Seminario Campano, padre Francesco Beneduce.  Al termine del meeting, lasciata la Facoltà Teologica, il Santo padre è partito in elicottero dal Parco Virgiliano di Napoli, dove era giunto nella mattinata, per fare rientro in Vaticano.


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