CAVALIERI TEMPLARI OMAGGIANO PADRE SALVATORE ZAGARIA: "NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS SED NOMINI TUO DA GLORIAM"


Si reca a Santa Marta, incontra papa Francesco e gli lascia  un pensiero per i genitori ammalati. Cosi padre Salvatore Zagaria per la mamma e il papà, in un periodo non del tutto di abbondanza. Sempre unito al sentimento profondo dell' amore per il prossimoil sacerdote,da 4 anni  accudisce i suoi genitori gravemente ammalati, obbedendo alla Santa Madre Chiesa, svolgendo il ministero sacerdotale a favore dei poveri e degli ultimi sull’esempio di San Pietro Celestino papa.Il vecovo di Aversa, Angelo Spinelli, se pur nel silenzio, sente i sussurri della sofferenza del giovane prete per i genitori e prega.Un amico lo sostiene,
  il Gran Priore dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay, Fra Massimo Maria Civale di San Bernardo, (nella foto) lo ascolta attento e benevolo: "Amico e fratello si, dice Fra Massimo -  ma nell'insieme sono anche critico e vigile". D' altro canto ne sanno qualcosa i Templari, cavalieri e dame, che  dalla  vestizione dinanzi a lui  hanno fatto  al Cristo, l'obbedienza e la povertà personale, caratterizzandosi nella tradizione monastica medievale. Per don Salavtore Zacaria, e per i suoi genitori, dunque, tutti in coro, dame e cavalieri: Zagaria, si è sempre distinto quale sacerdote  fedele  alla parola di Dio e alla tradizione."NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS  SED  NOMINI TUO DA GLORIAM" (Non a noi, non a noi Signore dà gloria, ma al nome tuo).










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