NAPOLI - Cinquantasette Tir anticonavirus percorrono la strada da Padova. Una lunga colonna mobile della regione Campania varca cosi in prima serata di lunedì 6 aprile la zona predestinata già da una ventina giorni alla realizzazione di un ospedale da campo per far fronte al Covid-19. Ospedale del Mare, area di parcheggio-lotto 2. La gente acclama a cuore aperto, sventola il tricolore dalle finestre. Gridi di gioia, applausi scroscianti fanno eco sotto il cielo blu di una sera di primavera. Napoli è esce fuori dal silenzio. E questa volta per inneggiare la gioia per poter combattere il nemico invisibile. Si tratta di una singolare iniziativa: passare subito all' allestimento con apparecchiature elettromedicali. L' obiettivo è arrivare a mettere in piedi un vero e proprio centro sanitario in brevissimo tempo, di 72 posti letto. Una scommessa del governatore della Campania Vincenzo De Luca, l'ennesima di un uomo politico brillante, di altri tempi, ancora in grado di far fronte alla cattiva politica, quella individualista, razzista, discriminatoria, di chi non ha mai capito il regno delle due sicilie. De Luca, uomo di mille virtù fino a farsi ascoltare e seguire dai vertici del governo nazionale, riesce a ufficializzare l'obbligo di indossare finanche le mascherine. Resta comunque il Piano dei primi interventi urgenti di Protezione civile in Campania inerente a questa insorgenza di patologia, Covid- 19. La serata del 5 aprile ha segnato un grande intervento nella regione Campania in favore di eventuali ricoverati all' Ospedale del Mare, una struttura per la terapia intensiva che conta 72 posti letto. GUARDA IL VIDEO
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