Al goal di Bonucci, Matterella esulta e il principe erede William ingoia la saliva. Amarezza anche sul volto dell'attore Tom Cruise
Una gran vittoria per un titolo che mancava dal 1968. Italia batte Inghilterra a Wembley. Partita iniziata male per gli azzurri di Roberto Mancini: poco autocontrollo sul piano psicologico. Non hanno capito che gli inglesi fossero preparati atleticamente e non tecnicamente come la squadra italiana. Inoltre pioveva e il campo era pesante sotto i piedi. La partita è terminata poi ai rigori con la vittoria degli azzurri. Italia 4 - Inghilterra 3. Ma andiamo con ordine. Finisce il primo tempo con 1-0 per i britannici. Segna Luke Shaw al secondo minuto di gioco. Una squadra forte con atleti preparati fisicamente, fino al gran tiro di Federico Chiesa, al 34esimo, parato, però da Jordan Pickford. In quel momento si è capito che Mancini ha saputo caricare i sui atleti negli spogliatoi, dopo la fine del primo tempo. La conferma è arrivata al 67esimo. Goal di Leonardo Bonucci. Italia 1 - Inghilterra 1. Nella tribuna il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella esulta, sorride mentre il principe erede William ingoia la saliva. Amarezza anche sul volto dell' attore Tom Cruise. Tutto cambiato. Una gran partita degli italiani, se pur gli stessi hanno sofferto anche l'inizio del secondo tempo per l'atteggiamento degli inglesi. Grande dignità e compattezza hanno contraddistinto gli azzurri in campo. Da evidenziare l'ammirevole compostezza di Bonucci e l' azione personale di Chiesa che ha messo qualche brivido al portiere inglese Pickford. "Io e Chiellini siamo arrivati insieme a lottare su questo trionfo - ha detto Bonucci nell'intervista a Sky - la dedica va a tutti i tifosi, dopo un anno così difficile guardare le immagini dei tifosi è incredibile. Siamo stati grandissimi, ora siamo leggende". Il trofeo torna in Italia dopo più di 50 anni. E Il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha già fatto sapere che a breve riceverà gli azzurri e lo staff tecnico a palazzo Chigi per ringraziarli a nome di tutto il Governo.
Questa, la sequenza dei rigori dopo i tempi regolamentari ed i supplementari:
Berardi gol (2-1) Kane gol (2-2) Belotti parato (2-2) Maguire gol (2-3) Bonucci gol (3-3)
Rushford sbagliato (3-3) Bernardeschi gol (4-3) Sancho parato (4-3) Jorginho parato (4-3)
Saka parato (4-3)
Dopo la vittoria, in festa per "il magnifico"
Frattamaggiore, cittadina natia di Lorenzo Insigne esulta sotto le stelle scintillanti del cielo di luglio. Grida di gioia, suoni acustici rimbalzano in tutti gli angoli delle strade. Abitanti scesi in strada. Sotto il ritratto gigante affisso alla facciata di un condominio, il tormentone è univoco: "Lorenzo sei un grande". Piazza Pezzullo, meglio conosciuta come "miezz 'a rotonda", è tinta di colori. Qui alle stelle del cielo si unisce lo scintillio delle stelle dei fuochi d'artificio. Una festa senza fine. Tutti insieme a omaggiare la squadra degli azzurri, ma soprattutto il concittadino Insigne. Città Metropolitana ovvero miglia di persone per lo più giovani provenienti dai paesi dell'area a nord di Napoli, in strada per omaggiare il proprio idolo. Punto di riferimento la rotonda di Frattamaggiore. Commosso un tifoso dice: "Una gran vittoria per un titolo che mancava dal '68. Mai mi sarei aspettato di scendere in strada per festeggiare un idolo della mia zona. Altri ragazzi esternavano lacrime di gioia per il loro coetaneo con l'appellativo di "il magnifico". Lorenzo Insigne ha saputo dare loro l'orgoglio di sentirsi uomini veri. Si, perché lo sport è anche questo: formazione, specialmente in alcuni luoghi del sud, dove le vette delle colonne della cronaca nera si raggiungono con immediata facilità, ma ora stiamo parlando di sport in una cittadina dove ancora sventolano i tricolori di ogni misura e ti fanno sentire italiano vero sotto il cielo azzurro, al di là della politica horribilis che investe il Paese.
Ma questo è un altro paio di maniche, perché stiamo parlando di un campione, capitano del Napoli, nonché attaccante della nazionale italiana, che ha onorato cittadini e concittadini e che dopo la partita si è fatto fotografare nei spogliatoi con la coppa-trofeo fra le mani e ha pubblicato un post su Instagram che recita cosi: "E' stata voluta, sognata, desiderata fin quando da ragazzino mi addormentavo negli spogliatoi prima di allenarmi, ma n'è valsa la pena...La dedico a mia moglie, ai miei figli e all'intera mia famiglia che non mi ha mai lasciato". Nell' azzurro dipinto di azzurro, termina cosi un evento dalle dimensioni sproporzionate, che ha reso felice finanche il presidente della Repubblica, Sergio Matterella, in un momento in cui risentiva il senso di amarezza riconducibile al goal degli inglesi al secondo minuto dall'inizio della partita.
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