GREGORIO DI MICCO SCRIVE E PUBBLICA ,"FARFARIELLO, IL TOTÒ D'AMERICA

Migliaccio, amico di Enrico Caruso, compose per lui "Tarantella sincera" 


Sono righe scritte con maestria del giornalista, che compongono un libro ricco di curiosità. Pagine che trascinano il lettore nel  bisogno di sapere sempre di più di un  genio dello spettacolo italo-americano del '900, emigrato dalla città di Cava de' Tirreni, Eduardo Migliaccio in arte "Farfariello". Stiamo parlando del nuovo libro  dal titolo scritto e pubblicato da  Gregorio Di Micco, Farfariello", il Totò d'America, edito da Poligrafica Fusco.  Si tratta di una opera  dai risvolti  sociali e culturali, sia pure indirettamente, dell'Italia  dell' emigrante e dell' integrazione sociale in America. Lo scrittore infatti ci narra della vita privata e artistica di Eduardo Migliaccio e della sua padronanza sui palcoscenici dei teatri statunitensi usando l' ironia, la comicità napoletana con la quale l'artista riusciva  a trasmettere emozioni  e riflessioni su temi importanti come le condizioni in cui vivevano gli immigrati italiani in America, più volte presi dalla nostalgia e dal sentimento di amore profondo verso la propria terra, l' Italia. L'autore nel suo libro definisce Farfariello il Totò d'America per la sua versatilità nei diversi settori dello spettacolo: attore, cantante, trasformista, imitatore, fino a conquistare una sera la simpatia e il consenso  di Enrico Caruso in un teatro di Brooklin tanto da diventare suo amico al punto che lo stesso Eduardo Migliaccio compose per lui "Tarantella sincera". Per 15 anni  ho condotto ricerche sulla vita privata e artistica di Eduardo Migliaccio in arte Farfariello - ha detto Gregorio Di Micco - sono contento di aver dato a Cava de' Tirreni una ulteriore e più approfondita testimonianza di valore culturale, ma soprattutto umano, partendo dalla vita privata di un cavese, grande artista del '900". Lo scrittore, peraltro giornalista sportivo di primo piano, non lo dice, ma è anche autore del romanzo “Cava 1943 - I giorni del terrore, 75 anni dallo sbarco a Salerno”, un racconto che porta alla luce il diario inedito di una donna che si rifugia a Cava durante la Seconda Guerra Mondiale.


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