"Il mistero della misericordia di Dio va oltre le superbie dell'uomo".
L'Aquila, l'ingresso della Basilica di Collemaggio |
L'AQUILA -Il suono imponente di trombe e tamburi accompagna gli sbandieratori ad aprire il corteo della Bolla dell’indulgenza papale. Un magnifico e suggestivo scenario medievale sfila per le strade del centro storico. E' tradizione secolare, ma è soprattutto un forte valore legato al messaggio ecumenico del Santo Papa. E' il giubileo aquilano voluto dal papa santo Celestino V. Il 28 agosto di ogni anno da 727 anni a questa parte, la Bolla del perdono è trasportata dalla "dama della bolla" in compagnia della "dama della croce" e del "giovine e signore".
C' è il sindaco, Pierluigi Biondi. C'è il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari. Il gonfalone civico rimarca l'impronta cittadina. Ci sono i carabinieri in alta uniforme e tanti figuranti in tenuta medievale. Il corteo, dalla chiesa di Cristo Re attraversa il viale di Collemaggio, fino alla Basilica.
Sul sagrato la lettura solenne della Bolla Papale e poi consegnata simbolicamente alla Chiesa Aquilana. Ad aprire la Porta Santa, dopo aver bussato per tre volte con il ramo dell' ulivo, il Cardinale Enrico Feroci che segna il momento più solenne della Perdonanza Celestiniana l’inizio del Giubileo più antico della storia. Il cardinale Feroci celebra poi la Santa messa durante la quale lancia un significativo monito: "Il mistero della misericordia di Dio - esclama - va oltre le superbie dell'uomo".
Ma come, quando e perché nasce questa manifestazione?
Siamo a Perugia il 5 luglio del 1294. Qui da da due anni, undici cardinali sono riuniti in conclave, non riescono ad eleggere il nuovo Papa. E dopo tante ed estenuanti discussioni fra cardinali, la scelta cade sul nome di un eremita, Pietro Angelerio, detto del Morrone. Siamo nel mese di agosto, il giorno 29 dello stesso anno. L’Aquila è il centro spirituale dell’Occidente cristiano. Una folla immensa di credenti, assiste Pietro che assume il nome di Celestino V alla presenza del re di Napoli, Carlo d’Angiò e il figlio Carlo Martello; il collegio cardinalizio, nobili e potentati. Di qui, il primo giubileo della storia istituito con la Bolla del perdono il 29 settembre 1294, Il segno di un nuovo pontificato che celebri l’infinita misericordia di Dio e restituisca speranza ai fedeli per i quali la salvezza dell’anima è assillante pensiero, è anche il desiderio del nuovo pontefice, che con la Bolla del Perdono concede indulgenza plenaria a quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella Chiesa di Santa Maria di Collemaggio, Ogni anno, il 28 e 29 agosto, è da allora possibile fruire di un’ampia indulgenza plenaria che restituisce i fedeli alla purezza del battesimo.
Dall' Interno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi e il sindaco Biondi, chiudono la porta Santa intorno alle ore 19 di domenica 29 agosto. Appuntamento dunque all' anno prossimo, probabilmente con la partecipazione all'evento di papa Francesco. Questo almeno è quanto si dice negli ambienti del porporato, senza però alcuna ufficialità. Anche se il Santo padre avrebbe acclamato con gioia tale manifestazione...fanno sapere dai corrodoi vaticani.
Commenti