Il presule è stato premiato nella casa Comunale, luogo rappresentativo della collettività ed espressivo del sociale, oltre che politico
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Il presidente dell' Istituto di Studi Atellani, Francesco Montanaro ha consegnato il Premio Genius Loci-Sosio Capasso a S.E. Alessandro D' Errico, Arcivescovo di Carini e Nunzio Apostolico |
FRATTAMAGGIORE (NA) - La
sua gente, il calore, la familiarità. Il tutto nell' accogliente
sala consiliare. Il Municipio. Una festa. Un fausto avvenimento,
giovedì 27 ottobre. Un pomeriggio iniziato in onore di un cittadino che si è distinto
fuori dagli schemi locali, portando lustro alla sua città natia,
Frattamaggiore. Stiamo parlando di Sua Eccellenza Monsignor
Alessandro D' Errico, Arcivescovo di Carini e Nunzio Apostolico. Un
diplomatico, rappresentante del Santo Padre nel mondo, più volte
trovatosi in paesi in cui la propria attività lo ha tenuto in
circostanze non facili, ma intense e ricche di significato sociale.
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Il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete consegna la targa di ringraziamento al premiato, S.E. il vescovo Alessandro D' Errico |
A lui è stato assegnato il Premio Genius Loci-Sosio Capasso, 2022 ideato
dall' Istituto di Studi Atellani, il cui presidente è Francesco
Montanaro. Riconoscimento di elevata entità culturale dedicato alla
memoria del fondatore del sodalizio, lo storico Sosio Capasso, arrivato alla 5° edizione.
Monsignor D' Errico, nato a Frattamaggiore 72 anni fa è stato Capo
Missione (prima in Pakistan e Afghanistan, poi Bosnia ed Erzegovina e
Montenegro, quindi in Croazia e a Malta. Infine, in Libia). Paesi in
cui il presule di origine frattese, ha svolto per 23 anni con competenza e
capacità di orientarsi nell'ambito della propria attività
ecclesiale e diplomatica. Ma ancor prima aveva servito per 22 anni la Santa Sede come collaboratore di ruolo diplomatico in varie Nunziature Apostoliche, rappresentanze ufficiali della Santa Sede presso i Governi (in ordine: prima Bangkok, poi Brasilia, quindi Atene, Roma e Varsavia.
Un curriculum lungo, insomma, lo identifica quale diplomatico, rappresentante della Chiesa, nell' adempimento della missione apostolica: “Oggi, guardando indietro con sguardo d'insieme ai 45 anni del mio servizio diplomatico ed ecclesiale -spiega monsignor D' Errico - mi accompagna soprattutto il grato ricordo delle personalità e delle comunità che ho potuto incontrare in giro per il mondo”. E aggiunge: “Penso in particolare a Pakistan, Afghanistan, alla Libia, ma anche alla Bosnia-Erzegovina e alla Polonia. Guardando indietro, trovo che sempre ho trovato tanta comprensione e disponibilità per quello che cercavo di proporre e realizzare in termini di dialogo tra civiltà, armonia sociale, processo di crescita delle comunità ecclesiali”.
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Da sinistra: Francesco Montanaro; Teresa Del Prete; Angelo Spinillo; Alessandro D' Errico; Marco Antonio Del Prete e Pasquale Saviano |
Le parole del vescovo fanno eco nella casa Comunale, luogo rappresentativo della collettività frattese. come le parole del sindaco Marco Antonio Del Prete che non si è risparmiato di sottolineare al vescovo-concittadino i compiacimenti a nome dei cittadini, di tutti i membri del Consiglio comunale, nonché della Giunta municipale, consegnandogli una targa di “riconoscenza e viva gratitudine per la sua delicata missione svolta con competenza, slancio e ardore apostolico”. Una chiave d'argento, simbolo di apertura delle porte della città, del ritorno nella propria terra, è stata donata come segno di riconoscenza al al premiato,vescovo D' Errico dalla gioielleria Andrea Vitale di Frattamaggiore. Alla manifestazione sono intervenuti in veste di ospiti relatori, Sua Eccellenza, il vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo; Il professor Pasquale Saviano, diacono- curatore blog Chiesa e Diplomazia e la professoressa Teresa Del Prete, responsabile del Dipartimento dell'Istituto di Studi Atellani.
Un fausto evento, dicevamo, in onore di un diplomatico che nel corso della sua carriera ha servito con diligenza i Sommi pontefici, San Paolo VI, il Beato Giovanni Paolo I, San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Una festa con il fine di conservare la testimonianza che riguarda la città di Frattamaggiore, un suo figlio che ha portato lustro alla comunità Italiana e frattese quale rappresentante e sostenitore della pace nel mondo. Motivo peraltro il Premio Genius Loci si identifica come il riconoscimento della
dimensione contemporanea che richiede temi collettivi. Quest'
anno - ha detto il presidente Isa Francesco Montanaro - abbiamo
articolato il premio in due sezioni, il primo con la
collaborazione della XXII
Rassegna Nazionale di Teatro- Scuola, diretta
da Elpidio
Iorio che
vede premiati artisti dello spettacolo, una tra i quali, premiata nei
mesi scorsi, l'attrice e regista Maria
Confalone,
l'altra sezione invece ha visto premiare, come in questo caso,
missioni geniali operanti con tenacia per aprire dialoghi con
popoli di varie etnie e nel segno della pace.
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