WAGNER GROUP, ECCO CHI SONO I MERCENARI DI PUTIN E PERCHÈ SONO SCESI IN STRADA

Hanno un codice d' onore da rispettare considerato quasi come i dieci comandamenti. Il primo è essere fedeli alla Russia, sempre e solo per vincere, ma soprattutto mai vincere per denaro

Hanno un codice d' onore da rispettare considerato quasi come i dieci comandamenti. Il primo è essere fedeli alla Russia, sempre e solo per vincere, ma soprattutto mai vincere per denaro. Si fanno chiamare Wagner group e sono un esercito privato di 25mila uomini. Il nome Wagner è ispirato al celebre compositore e musicista tedesco dell'800 Richard Wagner. Motivo per cui hanno più appellativi come "Wagneriti", "musicisti" oppure "orchestra". La denominazione Wagner però fu scelta dal loro primo leader, Dmitri Utkin, un ex ufficiale dell' intelligence militare del Gru, perché così veniva chiamato in codice per la sua passione per l'estetica e l'ideologia nazista. Oggi il Gruppo Wagner è noto anche come Compagnia militare privata "Wagner", descritta da alcuni media anche gruppo paramilitare della Federazione Russa.

Evengenij Prigozin

Il loro equipaggiamento prevede armi pesanti; mezzi corazzati Apr; cacciabombardieri; elicotteri d'attacco e multiruolo. L’offerta di arruolamento è rivolta ai volontari di età compresa tra i 22 e i 50 anni, non necessariamente con esperienza militare, ma in buone condizioni fisiche e con cittadinanza di uno delle repubbliche ex sovietiche aderenti alla Comunità degli Stati Indipendenti. Le condizioni offerte sono: contratto con uno stipendio di 240 mila rubli (circa 3200 euro) al mese oltre a bonus per i risultati conseguiti; assicurazione sulla salute e sulla vita con garanzia di tutti i pagamenti; il migliore vestiario e moderni equipaggiamenti; inserimento in reparti finalizzati all’operatività e alla vittoria. Il gruppo è di proprietà di Evgenij Prigožin, uomo d'affari con stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin.

Vlradimir Putin

Una sorta di privatizzazione di un ente pubblico, sempre a dare al cliente il massimo della qualità. Un po' come in Italia dove esiste la cosìddetta "esternalizzazione", ovvero trasferimento di servizi e funzioni interni a un'azienda o ente, a fornitori esterni. Ecco, così la compagnia Wagner, per intenderci, a contratto, si assume le responsabilità anche in caso di accuse di crimini di guerra. A San Pietroburgo il quartier generale della Wagner Group. Prigožin è un uomo molto ricco, è imprenditore, titolare di diversi ristoranti oltre che essere il titolare di 25mila uomini armati fino ai denti. 

Quartier generale della Wagner
È un fedelissimo di Putin. I due sono molti amici da quando Putin faceva il vicesindaco a San Pietroburgo. Prigožin, dopo aver fatto alcuni anni di carcere a scopo di rapina, mette la testa a posto trovandosi il lavoro per conto proprio, dedicandosi allo street food. Poi una trattoria. E ancora un ristorante dove il Putin inizia a frequentarlo con i suoi colleghi, amici, ospiti. I due si piacciono subito e consolidano i rapporti di stima reciproca e amicizia, specialmente da parte del vicesindaco che ammira il gran lavoratore dopo essersi fatto la detenzione. L amministrazione comunale gli firma perfino un contratto di catering per il pranzo in mensa a favore degli alunni delle scuole elementari di San Pietroburgo. Una storia ricca di significato sociale - diciamolo - un po' anche in stile italiano. L' esercito russo dunque è privato è punta ad essere anche efficace. La Wagner, però è sotto l' egida del ministero della Difesa, il cui ministro è Segej Shoigu e il capo di Stato maggiore è Valerij Gerasimov. 

Segej Shoigu e Valerij Gerasimov
Qui casca l' asino: a Prigožin non piacciono le strategie dei vertici militari della Difesa. Scatta cosi la competizione, il dissenso tra le parti, l'antipatia. Motivo per cui la Wagner è scesa in strada sabato 24 giugno a protestare affermando che il suo appello è fermare la leadership militare russa. Non è “un colpo di stato militare”, ma uno sforzo per ripristinare la "giustizia". Uno scenario che ha messo il mondo intero a riflettere su come i cittadini ucraini sono impegnati a difendere il proprio Paese, mentre i russi ancora prima di agire contro contro Zelensky sono impegnati a combattere fra essi.



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