Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Grande interesse di pubblico per l'omaggio alla memoria dei napoletani che liberarono la Città dall'occupazione tedesca
NAPOLI – Accade tra il 27 e il 30 settembre del 1943, durante la seconda guerra mondiale: la popolazione civile e i militari fedeli al Regno del Sud liberano Napoli dall'occupazione delle forze tedesche della Wehrmacht. Insurrezione dei napoletani, che il 1 ottobre aprono l'ingresso di una città libera alle forze alleate. Coraggio, eroismo degli abitanti di tutti ceti sociali e culturali insieme mettono fine all' esasperazione per la guerra atroce, la miseria, la fame di cui ancora oggi, da ottant' anni a questa parte, se ne parla dando titolo a quell'epilogo come “Le quattro giornate di Napoli”.
Cosi nel corso della "Giornata di studio" tenutasi venerdì 29 settembre scorso nell' auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.“Patria e libertà: gli ottant’anni delle Quattro giornate di Napoli”. Questo il tema argomentato da numerosi e bravi relatori che hanno riscosso grande interesse di pubblico, alcuni dei quali, Ugo De Flaviis, Giuseppe Benedetto e Guido D'Agostino, nel servizio 👇
Le quattro giornate sono state anzitutto un tentativo di conciliazione
in nome della fratellanza ‘italica’, ma il principio liberale ha
vissuto, durante la resistenza napoletana, un fondamentale processo
dialettico che è giunto nel dopoguerra, come sottolineava Carlo
Antoni, a fondere liberismo e liberalismo nella stessa idea, la
stessa evocata da Luigi Einaudi ne la ‘terza via’.
La
manifestazione è stata promossa da Fondazione Luigi Einaudi;
Fondazione San Giuseppe dei Nudi e l’Associazione Libera Unione
Forense.
Sono
intervenuti inoltre:Giancristiano
Desiderio, giornalista e scrittore; Gerardo Nicolosi, Università di
Siena; Raffaele Granato Corigliano, libero professionista e Renata
Gravina,
Università Sapienza.
Le quattro giornate sono state anzitutto un tentativo di conciliazione
in nome della fratellanza ‘italica’, ma il principio liberale ha
vissuto, durante la resistenza napoletana, un fondamentale processo
dialettico che è giunto nel dopoguerra, come sottolineava Carlo
Antoni, a fondere liberismo e liberalismo nella stessa idea, la
stessa evocata da Luigi Einaudi ne la ‘terza via’.
La
manifestazione è stata promossa da Fondazione Luigi Einaudi;
Fondazione San Giuseppe dei Nudi e l’Associazione Libera Unione
Forense.
Sono
intervenuti inoltre:
Giancristiano
Desiderio, giornalista e scrittore; Gerardo Nicolosi, Università di
Siena; Raffaele Granato Corigliano, libero professionista e Renata
Gravina,
Università Sapienza.
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