IL MELONISMO E L' IMPRESA IGNORANTE

- Il corsivo -

Contadini eravamo e tali siamo e saremo. Dal male in peggio

Liberi di investire senza vincoli, cioè chi ha i mezzi per fare può fare. Chi non li ha, pazienza. E della Scuola che si dice? "Il governo - corre voce - prospetta la cancellazione di circa 700 istituti, perlopiù nel Sud, entro il 2024". Di ricerca e Università? Neanche a parlarne. E degli ospedali pubblici? In itinere progetti di smantellamento, cioè dal male in peggio. E il salario minimo legale? Al governo, da un orecchio entra e dall' altro esce. Questo il panorama su cui si affaccia la nuova dottrina politica: il melonismo che si giustifica per aver avuto cattive  eredità. Già, come se andare al governo significasse andare a ballare. Poi c'è la corsa alla UE dopo, però, averla denigrata in campagna elettorale: entrare a far parte di un club a circuito chiuso di potenti misteriosi. Stile di chi si fa chiamare Fratelli d' Italia, ma amano farsi amare da quelli con la pelle biancastra e le guance arrossate dalla birra Chimay o Duvel, oppure Leffe. Qualche volta la "carbonade alla fiammenga", ovvero stufato di birra belga o cozze e patatine fritte. L' Europa dal cuore di ghiaccio e le guance rosse, mai una pasta e fagioli o sugo con la cotica come nel Sud dell' Italia, ove le scuole saranno dimensionate. Qui senza una sinistra coerente e sincera che sappia darsi da fare, l' unica consolazione che ci rimane è la dichiarazione di Sergio Mattarella qualche settimana fa all' Assemblea Generale della Confagricoltura: "Dobbiamo essere orgogliosi della nostra agricoltura". E poi: "L' immane dimensione del passo in avanti fatto in questi 75 anni ci introduce in un altro mondo. Un mondo che le riforme e le politiche della Repubblica e quelle della Unione Europea hanno sollecitato e che le imprese agricole hanno plasmato". Già, contadini eravamo, contadini siamo rimasti, e con il melonismo tali rimarremo. Mi viene da ridere sugli imprenditori che si illudono di essere tali con una scuola alle spalle già di per sé deteriorata, depauperata, ridotta all'osso. Poverini, tali rimarranno con la sola speranza di poter continuare a malpagare i dipendenti e ad evadere le tasse.

Si, perché questo è il gioco delle destre. Rendere ignoranti i contribuenti, ma dando loro agio ad evadere le tasse per poi donare la pace fiscale, nonostante un PRNN (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza), che potrebbe essere la salvezza di tutti, imprese e lavoratori, ma che purtroppo, pochi sono gli imprenditori istruiti e sanno interpretare quella iniziativa d'oro. Che pena. Dal male in peggio, poiché senza scuola non si va da nessuna parte. Insomma, il melonismo e l' impresa ignorante costituiscono una performance fuori dagli schemi dei caratteri storici e culturali che connotano fortemente il costume e la psicologia degli italiani e dell'Italia contadina e mediterranea. L' impresa è incapace di motivare il lavoratore nel proprio compito e allo stesso tempo rimane priva di fantasia, di creazione e innovazione progettuale, proprio perché in questo ventennio più buio della storia, ancora la Scuola non decolla, se soltanto l'agricoltura. Mattarella, infatti, durante il discorso ha detto anche: "Dovete, dobbiamo, esserne orgogliosi, per il livello di qualità e di produzione di ricchezza raggiunti, per la profonda rivoluzione sociale che, anche nelle campagne, ha reso effettivi i principi di eguaglianza sanciti nei primi articoli della nostra Carta". Grandeee Matt!!!
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