È morto il
filosofo Sossio Giametta, il maggior traduttore
di Schopenhauer in Italia oltre che di tutte le opere di Nietzsche
FRATTAMAGGIORE
(NA) - È volato nei cieli celesti Sossio
Giametta filosofo,
scrittore e giornalista. Si è estinto lunedì 15 gennaio nella sua
abitazione di Bruxelles, ove viveva da quando se ne andò nel 1965
per il lavoro che poi ha svolto per circa 30 anni al Segretariato
del Consiglio dei Ministri della Comunità Europea (oggi Unione
Europea).
Lo scrittore aveva 95 anni. La
sua vita l' aveva saputa condividere con parenti e amici,
alternandosi tra l' Italia e Bruxelles, spaziando nella cultura della
filosofia e della letteratura fino a diventarne esperto studioso, più
volte recensito da cultori della materia stessa. Raffaele
La Capria, Premio
Strega e Premio Campiello scrisse di Giametta: “La sua prosa pare
quella di un centauro, sorprendente
incontro di letteratura e filosofia”. Questo per dire che il
filosofo frattese aveva curato numerose opere, una delle quali "Artur
Schopenhaur-Controstoria della filosofia", tradotte
e commentate si ricompattano intorno ai temi indicati dai titoli,
tutta la filosofia di Schopenhauer, il quale, per una volta, si fa
storico della filosofia, con effetti dirompenti e sviluppi filosofici
particolarmente mordenti, attentamente vagliati con un ampio commento
dallo stesso Giametta, il maggior traduttore di Schopenhauer in
Italia oltre che di tutte le opere di Nietzsche, il quale vantava la
sua discendenza da Schopenhauer come dal suo “unico e grande
maestro”. E che dire dei saggi filosofici e romanzi? Opere
dalle cui pagine lo scrittore ormai estinto evidenzia
lo stile e l' impronta del Naturalismo
rinascimentale,
ovvero quel pensiero culturale che vede
l'indagine naturale come uno strumento indispensabile per la
realizzazione dei fini umani nel mondo.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, quest'ultimo
giornalista prima di fare il ministro, ha scritto su X, cosi: "Ci ha lasciati un
grande studioso, l'amico Sossio Giametta. Ne voglio ricordare la
doppia attività di autore e traduttore, soprattutto di grandi
filosofi come Nietzsche e Schopenhauer”. Ma c'è altro ancora: “Egli
stesso definì sua
filosofia "Essenzialismo" ed è stato il più grande ed
originale conoscitore di Nietschze, di cui ha tradotto dal tedesco
l'opera omnia”, ha scritto sul suo profilo Facebook, Francesco Montanaro, concittadino dell'estinto e presidente dell'Istituto
Studi Atellani, ideatore del premio “Genius
Loci Sosio Capasso” conferito al filosofo giornalista e scrittore
da L' ISA nel 2016 nella Casa comunale di Frattamaggiore. In pratica
per Giametta l' Essenzialismo
descrive la condizione umana come determinata dalla combinazione di
due elementi eterogenei: dall’essenza di tutto ciò che esiste, che
è divina e dalle condizioni di esistenza, che sono spesso fin
troppo diaboliche a cui sono sottoposte tutte le creature. Il
contemperamento di questi due elementi, diverso in ogni individuo,
spiega le ragioni eterne per cui si crede o non si crede, si afferma
o si nega la vita, si è ottimisti o pessimisti..." Giametta ha collaborato con il Mattino di Napoli; Il Corriere
della Sera;
La
Repubblica; Il Giornale; Il Giornale di Vicenza e MicroMega.
Giornalista
di spessore dunque designato tale nella cosiddetta "terza
pagina". Grazie Sossio per quanto hai dato...ci hai dato.
Commenti