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INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MALE DEL XXI SECOLO?
L'opinione
Mattarella nel discorso di fine anno: "Bisogna umanizzarla"
L' intelligenza artificiale non è una cosa bella, l'avevo già detto ad alcuni colleghi, amici giornalisti che se la tiravano a fare i giornalisti tecnologici. Poi è accaduto, pochi giorni fa, che i primi a essere licenziati da un editore tecnologico sono stati proprio i giornalisti e un poligrafico di una redazione di Milano. Si tratta di Axel Springer SE gruppo editoriale tedesco fondato nel 1946 da Axel Springer e con sede a Berlino. La società, che prende il nome dal fondatore, è quotata alla Borsa di Francoforte, possiede i giornali tedeschi Bild, Die Welt e il polacco Fakt, nonché il sito americano di notizie Business Insider. Questo per dire che si tratta di un colosso che non conosce crisi di nessun genere. Si, è vero pure che l' intelligenza umana ai giorni d'oggi scarseggia, ma è colpa dell' incultura lievitata nell'era del bunga bunga, delle barzellette, nani e saltimbanchi, che hanno affossato la Scuola. Ed eccoci qui che anche l' incultura del giornalismo fa la sua parte, esaltando qualcosa di molto meno superiore a sé, senza alcun riferimento deontologico, fino a darsi la zappa sui piedi. Solite contraddizioni made in Italy. Per non parlare dell' incultura in ambito politico. Un esempio? Un parlamentare, cosi mi è sembrato di aver capito, invece di portare la penna nel taschino della giacca, portava una mini pistola 22millimetri. Poi al cenone di capodanno è successo il patatrack. A pagare le pene è sempre il più debole.
E guarda caso come per magia Sergio Mattarella alla stessa ora, quasi, del patatrack, durante il discorso di fine anno agli italiani speranzosi di campare meglio, dice che "bisogna umanizzare l'intelligenza artificiale e far sì che la cosa si sviluppi nel bene della società". Di qui la domanda mi sorge spontanea: Si potrà mai umanizzare una intelligenza artificiale con una Scuola che non funziona bene, peraltro in una epoca in cui i valori sono decaduti?...Non basta neppure Alessandro Manzoni nonostante il suo pensiero incentrato sulla “fede cristiana e centralità del vero”. Manzoni era di Milano. Mattarella è del regno delle due Sicilie. Questo va detto. Si, perché in Italia si va sempre controcorrente: si pensa a fare il ponte in Sicilia per attraversare lo stretto di Messina che costa miliardi di euro e non si pensa alla Sanità per la quale si potrebbero spendere milioni di euro, rendere un servizio migliore ai più deboli, rendere felici tanti medici e para-medici che lavorano facendo turni massacranti. Ci sono idioti...pardon italioti, che da anni sbandierano la bandieruola padana e dalla sera al mattino diventano “benefattori” del Meridione. Mattarella da buon siciliano, ha parlato anche della Sanità sottolineando che "necessita una Sanità pubblica efficiente". E su questo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni non si è risparmiata a congratularsi con il presidente della Repubblica per aver messo in risalto, insieme alla Sanità, anche il sostegno all'occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro. Ma c'è da dire qualcos'altro. E cioè: Un governo al femminile non doveva illudere e deludere la maggior parte delle donne italiane che mai e poi mai si aspettassero l' aumento dell'Iva dal 5% al 10% su assorbenti per il ciclo mestruale, pannolini e prodotti per prima infanzia. Tant' è che perfino al Codacons hanno il diavolo per capelli, calcolando l’impatto economico sulle famiglie. Insomma, qui il pensiero di Manzoni potrebbe fare centro, visto che pure la Chiesa, come la politica, in questo ventunesimo secolo fa un po' d'acqua da tutte le parti. Allora cosa fare?... poiché, come stanno le cose in Italia, a gonfie vele vanno soltanto la corruzione, le tasse non pagate e i dipendenti malpagati, sfruttati, umiliati. Altro che intelligenza artificiale. Cari amici e colleghi giornalisti...senza equo compenso, che pena!!!
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