6 famiglie, 30 persone, tra le quali bambini e anziani di cui uno malato, barricate in casa: "Sarà una tragedia, da qui non ce ne andremo"
CARDITO ( NA ) - "Aiutateci, solo l' unione fa la forza". È il grido di protesta, l' ennesimo in due giorni. Cosi gli abitanti di via Bologna, residenti in una palazzina da demolire per decisione della magistratura, poichè classificata abusiva, "ma costruita 30 anni fa - dicono i residenti - Abbiamo pagato condono e licenza" - confermando di aver versato oltre 240mila euro. Sgomento, dunque, nella strada situata nel cuore di Città metropolitana a Nord di Napoli. Uno scenario in cui si vedono 6 famiglie, 30 persone che invocano un loro diritto: non perdere la dignità perché non sanno dove andare.La protesta è stata fatta anche davanti all' ingresso del Municipio, ma l'aria fresca d'autunno è diventata pesante anche nella stanza dei bottoni. L'esecutivo cittadino capitanato dal sindaco Giuseppe Cirillo si vede impotente. 6 famiglie in una estenuante diatriba a mezzo scritto e carta bollata. La guerra a squarciagola, però, ha avuto inizio martedi 22 ottobre. "La dimora è un
luogo sacro che unisce la famiglia, dà calore ai bambini, soprattutto rianima gli anziani affetti da patologie varie fra i
quali uno colpito da ictus", ha detto un uomo del luogo. Lamenti di sofferenza e grida di protesta tagliano il silenzio di via Bologna e cancellano il sogno durato 30 anni, alla vista del ruspe:
epilogo di fine ottobre, questo, durante il quale i residenti
ingoiano bocconi amari, ma hanno avuto la forza di tenere le ruspe lontane dalla
palazzina. Le forze dell' ordine hanno
frenato la tensione evitando il peggio. Una vittoria? per adesso un battaglia vinta. Ma un fatto è
certo. I residenti di via Bologna chiedono di incontrare figure
istituzionali per una soluzione, una sanatoria per le proprie case e mettere fine una volta per sempre a tali scenari.
E
proprio su questo nei giorni scorsi si è discusso a Capri, durante
una conferenza sulla "Legge Salva Casa" peraltro voluta da tecnici e ingegneri a cui sono
intervenuti autorevoli giuristi e rappresentanti del mondo
accademico napoletano, in particolare delle Facoltà di Ingegneria e
Architettura, nonché noti esponenti del Foro e delle istituzioni. Un
appello alla politica assente dunque è partito dall' isola azzurra che
costituisce due realtà amministrative, Capri e Anacapri i cui sindaci rispettivamente Paolo Falco e Francesco Cerrotta hanno voluto accanto, l' esperto di edilizia sanzionatoria e condoni, Lorenzo Bruno Molinaro cultore della materia all 'Università Federico II di Napoli. Ma il grido di dolore degli abitanti di Cardito rimarca la necessità di un aiuto da parte di tutte le agenzie competenti: "Aiutateci, solo l' unione fa la forza". E ancora: "Sarà una tragedia, da qui non ce ne andremo".
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