Iniziativa per contrastare a mezzo stampa il fenomeno dell'ageismo e della discriminazione nei confronti degli anziani. Il presidente dell' Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli: "Chiederemo che la Carta di Napoli sia allegata al nuovo codice dentologico che entra in vigore a giugno prossimo"
NAPOLI - Presentata
mercoledi 29 gennaio nella sede dell' Ordine dei Giornalisti della
Campania la "Carta di Napoli", iniziativa per contrastare
a mezzo stampa il fenomeno dell'ageismo e della discriminazione nei
confronti degli anziani. Si tratta in prataica di una intesa
sottoscritta dall' Associazone 50&Più Confcommercio e l'Ordine dei
Giornalista della Campania. "Un documento siglato che disciplina le parole da utilizzare nella descizione delle parole della terza età", ha detto il segretario generale di 50&Più, Lorenzo Francesconi".
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Ma il fine è dare uno spunto concreto agli operatori dell'informazione per favorire circostanze in cui gli anziani parlino direttamente di temi che li riguardano e a non usare suffissi, diminutivi, superlativi e vezzeggiativi, evitando di suscitare compassione o pietismo.
Conferenza stampa dunque su un tema dalle cui indicazioni supportano i media nell'elaborazione di informazioni, dalla carta stampata alla tv e al web, al fine di promuovere il rispetto, la dignità e l'inclusione. Un segno di grande civiltà in un paese come l' Italia ove aumentano sempre di più le persone anziane. E quindi necessita anche un linguaggio appropriato attraverso i media. E di questo se ne fa carico appieno titolo anche l'Ordine dei Giornalisti della Campania. "50 & Più con la carta di Napoli si accosta molto alla Commissione Pari Opportunità in seno all' Ordine Giornalisti della Campania, che ha realizzato e fatto approvare un decalogo dal titolo "Parole in ordine" che mira proprio alla correttezza del linguaggio. Pertanto chiederemo che la Carta di Napoli sia allegata al nuovo codice dentologico che entra in vigore a giugno prossimo", ha spiegato il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
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